La fresa Federica attiva a Saint-Martin-la-Porte (SMP4) ha effettuato un primo test di ripartenza dopo il periodo di lavori legato allo studio per il superamento di una zona geologica poco consistente, costituita da carbone con acqua. Un’area che i tecnici si attendevano perché era stata anticipata dai sondaggi. “Quando incontriamo un terreno inconsistente ci fermiamo, come un trapano in un vaso d’argilla”, spiegano i tecnici. Gli ingegneri hanno affrontato il problema iniettando resina per consolidare la roccia, un’attività che fa parte di quelle previste dal contratto firmato dal raggruppamento di imprese. Le prove proseguiranno.

Spazio professionale
AI e Open Data per simulare il cambiamento climatico sulle Alpi
Il team GreenVengers della Sapienza vince l’hackathon di TELT a cui hanno partecipato studenti da 37 università e 13 Paesi.