La gestione del materiale di cantiere, impostata al massimo rispetto dell’ambiente e al minimo impatto sui territori, è una delle maggiori preoccupazioni di TELT. Negli ultimi giorni il sindaco di Montricher-Albanne, un Comune vicino a Saint-Martin-La-Porte, ha espresso preoccupazione per il futuro passaggio, nel suo Comune, di camion che trasportano lo smarino del cantiere. Lo scorso 4 marzo il Consiglio comunale ha votato una mozione contro il passaggio dei mezzi che secondo l’assemblea porrebbe dei problemi di sicurezza, di salute e attrattività del territorio.
Quando la fresa Federica inizierà a scavare i 9 km di galleria di ricognizione, il materiale sarà trasportato per la maggior parte su nastro trasportatore coperto, installato ai piedi della discenderia, fino a un sito di deposito intermedio (Saint-Félix). Nel suo insieme lo schema di trasporto del materiale minimizzerà l’uso dei camion grazie a percorsi che eviteranno le zone urbanizzate. L’obieivo è limitare, per quanto possibile, la diffusione di polvere, rumore e l’impado sul traffico locale.
Inizialmente il trasporto sul nastro trasportatore avrebbe dovuto raggiungere il deposito definitivo (Plan d’Arc) a Saint-Julien-Montdenis, ma questa soluzione è stata subito abbandonata a causa di vincoli tecnici che l’hanno resa impossibile. In particolare: si sarebbe dovuto attraversare un fiume in zone alluvionali; la vicinanza di linee aree avrebbe creato problemi di sicurezza; il passaggio avrebbe ingombrato una parte della route RD81 di accesso a Montricher-Albanne; e, infine, questa soluzione avrebbe comportato dei problemi con le case vicine, visto che il nastro avrebbe funzionato 24 ore su 24.
Molte riunioni, tra il raggruppamento di impresa e l’appaltatore, hanno affrontato queste problematiche con l’obiettivo di studiare i diversi tipi di nastri trasportatori utilizzabili e gli itinerari dei mezzi, coinvolgendo anche le istituzioni, il Conseil Départemental, dei funzionari di Saint-Martin-la-Porte e di Saint-Julien-Montdenis, oltre alle associazioni dei residenti. Quando la soluzione ottimale è stata sufficientemente chiara, e dopo tutte le verifiche sulle autorizzazioni amministrative, sono stati svolti nuovi incontri informativi e di confronto. Questo ha poi portato a una serie di riunioni di consultazione con i diversi attori del territorio, che hanno permesso di trovare la soluzione più indicata. Per tener conto delle richieste avanzate in particolare dai consiglieri di Montricher-Albanne e dalla fabbrica Ferropem, è stato realizzato un diagramma dei flussi dei camion, presentato in due incontri, l’11 e il 13 maggio scorsi, in Sous-Préfecture. Sono stati previsti diversi interventi: messa in sicurezza, con l’installazione di luci e semafori, del percorso pedonale lungo la RD81; miglioramento degli incroci con alcuni stop per i mezzi del cantiere e priorità al traffico privato; modifiche a un crocevia per aumentare la visibilità. Il tutto, per viaggiare in totale sicurezza.
Il Consiglio Dipartimentale esaminerà anche la possibilità di inserire una segnaletica che indichi un itinerario alternativo per i veicoli leggeri tra Villargondran e Montricher, in modo da diminuire il numero di mezzi sul tratto della RD81 che sarà attraversato dai camion del cantiere, e l’eventuale realizzazione di lavori di miglioramento della viabilità in questa zona. Questo percorso alternativo e i lavori che saranno realizzati dovrebbero soddisfare le esigenze espresse dai funzionari locali in termini di compensazione dei disagi. La soluzione è stata raggiunta dopo un dialogo costruttivo, uno dei valori cardine che TELT utilizza nel suo approccio ai territori.
Le grandi tecnologie arrivano in cantiere
Arrivano il robot per il rivestimento in calcestruzzo ai pozzi di ventilazione e i primi pezzi della TBM a Saint-Martin-la-Porte.