Non è solo una questione anagrafica. I giovani tra i 16 e i 25 anni, denominati la Generazione-Z per differenziarli dai Millennials (Generazione-Y), hanno idee e visioni diverse, spesso di rottura rispetto al passato. I sociologi attribuiscono la differenza rispetto alle generazioni precedenti alla rivoluzione ICT e alla facilità di accesso ai dispositivi digitali anche da parte dei giovanissimi. La generazione-Z è nata con il telefono in mano ed è abituata a una velocità estrema, mai raggiunta prima, della comunicazione a distanza. È la prima per cui la distinzione tra online e offline, tra vita reale e vita virtuale, ha perso di senso e, ancora, la prima a vivere costantemente onlife. In particolare, un aspetto radicalizzato in questo segmento di popolazione è il desiderio di “cambiare il mondo” spesso rappresentato dal sostegno attivo alle misure di rispetto e salvaguardia dell’ambiente.
Un sondaggio di UNIFE, l’associazione che rappresenta i costruttori di treni e i produttori di attrezzature ferroviarie europei, ha messo in evidenza che, per quanto riguarda la mobilità, i giovani della Generazione-Z non considerano la velocità prioritaria e scelgono di viaggiare in treno. Tra i motivi di questa scelta vi è il minor impatto ambientale, identificato nella riduzione del consumo di risorse e delle emissioni, nella maggiore sostenibilità economica e nell’innovazione promessa dal trasporto ferroviario. Il 60,1% dei giovani intervistati ha dichiarato di essere disposto ad utilizzare il treno, proprio in quanto più “green”, per i propri spostamenti quotidiani, nonostante questo comporti un aumento dei tempi di percorrenza. Il settore della sostenibilità è anche quello verso il quale i giovanissimi orientano i loro studi.
Uno dei risultati più significativi del sondaggio è l’invito al Governo italiano a investire nel trasporto ferroviario sostenibile e nell’innovazione delle reti.
Il confronto con i Baby Boomers (i cinquantenni di oggi) mostra il vero gap generazionale: il treno per la prima volta supera l’aereo e soprattutto l’auto individuale che è stata per decenni il mezzo di trasporto preferito dai giovani quale sinonimo di indipendenza.
Il sondaggio completo è disponibile a questo link creato da UNIFE per sostenere la rivoluzione verde del trasporto ferroviario.