Il costo
Il costo della tratta transfrontaliera (tra cui un tunnel di 57 km alla base del massiccio alpino), è di 8,6 miliardi di euro (in euro costanti 2012). L’opera è l’unica ad avere il costo certificato da un ente terzo. Il costo è paragonabile al tunnel del Gottardo in Svizzera (una lunghezza simile), finanziato interamente dalla Svizzera, o a quello del Brennero, attualmente in corso di realizzazione, tra l’Austria e l’Italia. E’ importante distinguere tra il collegamento ferroviario tra Torino e Lione (circa 260 km) e la sezione transfrontaliera (65 km), che ne costituisce una parte, anche se si tratta di una grande infrastruttura. Il costo della nuova linea Torino-Lione, stimato tenendo conto della realizzazione degli accessi italiano e francese, ad integrazione della sezione transfrontaliera, è di circa 24 miliardi di euro. Ma la costruzione di tali accessi, in entrambi i Paesi, secondo l’accordo intergovernativo del gennaio 2012, sarà graduale, realizzato per fasi in funzione dello sviluppo del traffico. Il costo complessivo comprende altri progetti come la circonvallazione dell’agglomerato urbano di Lione, essenziale anche senza la Torino-Lione.
L’impatto sull’ambiente
Il nuovo collegamento Torino-Lione si inserisce nel contesto della Convenzione delle Alpi, firmata da otto paesi dell’Arco Alpino, che si sono impegnati a non creare nuove infrastrutture stradali alpine, per ridurre, in particolare, gli effetti nocivi dei gas serra. La Torino-Lione è soprattutto un progetto per il trasporto ferroviario delle merci (che rappresentano circa l’80% del traffico del nuovo collegamento) e contribuirà a rendere più sicuri i valichi stradali transalpini. Il trasferimento dalla strada alla ferrovia di gran parte dei mezzi pesanti, che attraversano le Alpi, è uno dei principali obiettivi della nuova infrastruttura. L’Analisi Costi Benefici (ACB) condotta sul progetto stima che la costruzione della nuova linea porterà ad una riduzione annuale di emissioni di gas serra pari a ≈3 Milioni di tonnellate equivalenti di CO2 pari a quelle di una città di 300.000 abitanti. Questo grazie allo spostamento di oltre 700.000 mezzi pesanti dalla gomma al ferro. I siti di cantiere, inoltre, sono interessati da un’intensa attività di monitoraggio su tutte le matrici ambientali condivisa con gli organi di controllo e condotti secondo criteri di rigorosità, ridondanza e trasparenza. Il monitoraggio è effettuato all’interno, all’esterno del cantiere e presso i siti di deposito del materiale estratto.
La linea ferroviaria esistente
L’attuale tunnel che collega Francia e Italia ha 144 anni, è a 1300 metri di quota, con pendenze del 3% che generano costi aggiuntivi, compresa l’energia, dell’ordine del 40%. Per attraversarlo sono quindi necessarie più locomotive (fino a due di trazione ed una di spinta). L’ammodernamento della linea storica non risponde alle attuali esigenze del mercato ed alla sicurezza, lo storico traforo del Frejus ha una sola canna per entrambi i sensi di marcia. Il nuovo tunnel di base di 57 km, come avviene in tutti i nuovi attraversamenti ferroviari alpini (Semmering, Koralm, Brennero, Gottardo, Ceneri, Lötschberg) permetterà di superare le Alpi “in pianura”.