É aperta la gara per la realizzazione degli impianti per il centro visitatori nel cantiere della Torino-Lione a Chiomonte. Il bando si rivolge ai professionisti del settore, le piccole e medie imprese, per l’installazione di tutti i servizi della struttura: fornitura e posa dell’impianto elettrico e di illuminazione, tubature, cavi di connessione dati, centraline ecc. Le ditte realizzeranno anche l’impianto geotermico per alimentare il building, realizzato con container. Il centro visitatori, richiesto da una prescrizione del CIPE, sarà in Italia il luogo di informazione, conoscenza e approfondimento sull’opera, l’ambiente e i territori che attraversa.
L’intervento concretizza l’ipotesi studiata dal Politecnico di Torino sull’esperienza del cunicolo della Maddalena, di riutilizzare l’acqua calda intercettata durante lo scavo del tunnel come energia sostenibile per il maggiore cantiere italiano della linea ferroviaria Torino-Lione. Questa risorsa geotermica potrà poi essere messa a disposizione della collettività che potrà utilizzarla sul territorio della Val di Susa.
Si tratta di una forma di energia pulita generata dal calore della Terra: una risorsa rinnovabile ed economicamente conveniente. L’efficienza di questo tipo di risorsa è legata alla distanza tra il punto di produzione e quello di utilizzo. Proprio per questo il territorio limitrofo è quello che può beneficiare delle ricadute positive.
Una soluzione sostenibile per il territorio
Secondo gli studi, le acque drenate dal cunicolo provengono da centinaia di piccole venute sotterranee che in totale forniscono una portata che varia da 60 a 90 litri al secondo. Attualmente l’acqua scorre sul fondo del cunicolo ed è convogliata a vasche di pompaggio dalle quali è incanalata all’esterno della galleria per mezzo di pompe a motore elettrico fino a delle vasche dove viene raffreddata per essere poi reimmessa alla giusta temperatura nel fiume Dora Riparia.
I vantaggi diretti
L’impianto geotermico, che sarà realizzato attraverso una pompa di calore, consentirà di alimentare lo spazio visitatori e gli uffici di cantiere durante gli anni di lavori fornendo energia per riscaldare le strutture in inverno e rinfrescarle in estate. Secondo gli studi rispetto a un impianto di riscaldamento tradizionale a regime si avrà un risparmio di energia di circa 185 MWh/anno, con una conseguente riduzione delle emissioni di Co2. Un’energia pulita e sostenibile che, al termine dei lavori, anche alla luce della sperimentazione in cantiere, potrà essere riutilizzata dal territorio con varie possibilità: teleriscaldamento, per alimentare il fabbisogno di una piscina comunale o di edifici pubblici.