Nessuna irregolarità negli appalti per la realizzazione della linea ferroviaria Torino-Lione e nessun conflitto di interessi per il presidente di TELT, Hubert du Mesnil. Lo ha stabilito l’OLAF, l’Ufficio antifrode della UE, che a inizio gennaio ha comunicato la chiusura dell’inchiesta sulle procedure di assegnazione dei lavori.
In una lettera indirizzata al presidente du Mesnil l’Olaf ha sottolineato che “al termine dell’inchiesta non è emersa alcuna prova di frode o di irregolarità che riguardi gli interessi finanziari dell’Unione Europea”. Per questo “l’Olaf – si legge nella notifica – raccomanda che nessuna azione venga intrapresa nei vostri confronti”.
L’indagine dell’Ufficio antifrode della UE era partita alla fine del 2014 dopo un esposto presentato da due deputate europee dell’EELV su presunte infiltrazioni mafiose negli appalti per la Torino-Lione e sul presunto conflitto di interessi sollevato nei riguardi del presidente di TELT. In particolare le europarlamentari contestavano il ruolo di du Mesnil di presidente dell’Istitute de la Gestion Déléguée (Igd). L’OLAF ha definitivamente chiarito che non esiste alcuna incompatibilità.
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