Nessuno problema ambientale per il cantiere di Chiomonte. Sembra essere il traffico il maggior sospettato per l’innalzamento delle polveri sottili registrato in alcuni momenti degli ultimi mesi nei pressi dell’area dove si sta lavorando al cunicolo esplorativo della Maddalena.
La concentrazione di pm10 nell’aria ha infatti superato le soglie di attenzione sulle stazioni di rilevamento della zona in corrispondenza di ponti e vacanze, quando il transito di auto tra Italia e Francia si fa più intenso. Tutto in una cornice particolare che ha visto negli ultimi mesi dell’anno una prolungata assenza di precipitazioni in tutto il Paese. A dicembre si è registrato uno sforamento delle polveri sottili in corrispondenza del week end di ponte per l’Immacolata. Al traffico per la festività si sono aggiunte proprio in quei giorni anche le manifestazioni No Tav, che hanno determinato un aumento della circolazione di mezzi nell’area. La situazione è poi tornata rapidamente nei parametri.
Un altro superamento delle soglie si è avuto poi nei primi giorni dell’anno quando una centralina, posizionata tra l’autostrada del Frejus e il cantiere, ha registrato l’innalzamento delle concentrazioni di polveri sottili nell’aria. Ma proprio in quei giorni lo scavo per il tunnel geognostico era fermo per la pausa natalizia, mentre si è invece registrata un’impennata del traffico delle auto nella zona, con vetture incolonnate al tunnel del Frejus e un’intensa circolazione dei veicoli dei vacanzieri sull’autostrada A32.
Al cantiere i controlli ambientali restano comunque costanti, in particolare per la qualità dell’aria che viene monitorata h24 con le metodologie previste dalla normativa e concordate con l’Arpa e gli enti di controllo, a tutela della salute dei lavoratori e della cittadinanza. I controlli infatti vengono eseguiti sull’aria all’interno del sito della Maddalena, ma anche in punti esterni. I parametri vengono poi ulteriormente confrontati con quelli precedenti all’allestimento del cantiere per verificarne l’impatto ambientale e assicurarsi che si resti nei limiti previsti.
La mobilità delle valli all’apertura del tunnel di base
Chav e TELT al lavoro sulla mobilità in Val di Susa, Maurienne e Grand Briançonnais.