Cambia la natura di roccia e si modifica il metodo di scavo sul cantiere di Saint-Julien-Montdenis. A circa 500 metri dall’imbocco le due gallerie del tunnel di base hanno raggiunto il fronte di roccia dura: da questo punto in poi lo scavo in direzione Italia, realizzato nella prima parte di terreno più “morbido” con il martellone pneumatico, procederà con l’uso dell’esplosivo. Parallelamente si scavano i rami di comunicazione trasversali tra le due gallerie: ne sono previsti 11 lungo i 3 km di questo tratto, di profondità differente man mano che le due gallerie si allontanano tra loro procedendo nella montagna. All’aperto è in corso la seconda fase dell’installazione del nastro trasportatore per convogliare i materiali di scavo nei siti di Plan des Epines e Resses.
A Saint-Martin-la-Porte sono attivi due fronti di scavo in tradizionale, verso Torino e verso Lione, a partire dalla caverna logistica al piede della discenderia esistente.
Nell’area di La Praz prosegue lo scavo in tradizionale della galleria di connessione alla grande caverna tecnica trasversale del sito di sicurezza sotterraneo e dell’innesto della galleria che correrà tra le due canne del tunnel di base e che ospiterà la sala di accoglienza per i passeggeri in caso di necessità. Anche in questo cantiere all’aperto si sta completando la posa del nastro trasportatore su cui il materiale di scavo viaggerà verso i siti di valorizzazione e deposito e sul piazzale è operativa la centrale di betonaggio.
Sulla piattaforma di Avrieux, nell’area di Modane, il 29 marzo è terminato lo scavo del terzo pozzo di ventilazione del tunnel di base. In sotterraneo, continuano i lavori di completamento delle diverse caverne tecniche, logistiche, di montaggio delle TBM e d’intersezione.
Lato Italia, a Chiomonte le imprese proseguono le operazioni preliminari nel cantiere italiano del tunnel di base mentre nel cantiere per lo svincolo autostradale a servizio dell’area proseguono la realizzazione delle fondazioni delle pile dei viadotti, le elevazioni delle spalle e le altre opere necessarie.
A fine marzo 2024 gli scavi hanno raggiunto un avanzamento di 36,4 km di gallerie sul totale di 162 km da realizzare.