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AI e Open Data per simulare il cambiamento climatico sulle Alpi

Simulare gli effetti del cambiamento climatico sulle Alpi tra Francia e Italia da qui al 2050 per sviluppare strategie sostenibili e resilienti e accompagnare cittadini, imprese e istituzioni verso un nuovo approccio alle “Terre Alte”. È questo l’obiettivo di TELT e Open Data Playground (ODP) con l’Alpine Climate Data Challenge, l’hackathon sul clima alpino lanciato in occasione dei primi dieci anni di attività del promotore pubblico della sezione transfrontaliera della Torino-Lione.

I vincitori

Nicolò Quartararo, Alessandro Rem Picci, Filippo Volante e Alessandro Zocchi, sotto il nome di GreenVengers sono i vincitori della competizione internazionale con il progetto “Tȇte-à-TELT: harnessing data and innovation for real environmental impact”. La giuria ha riconosciuto la capacità del team di studenti de La Sapienza di Roma di analizzare i dati non solo legati alla descrizione del cambiamento climatico, ma anche in relazione all’ambiente, alla fauna e alla biodiversità, arrivando a coinvolgere cittadini e territorio attraverso lo sviluppo di app intelligenti.

Studenti, dati e tecnologie

Avviato a febbraio e giunto alla sua fase finale, l’hackathon ha visto 160 studenti e dottorandi sfidarsi nella creazione di modelli predittivi e strumenti di visualizzazione per anticipare l’impatto dei cambiamenti climatici. Sfruttando le potenzialità della piattaforma di analisi dati Foundry-Palantir i partecipanti hanno potuto gestire l’intero progetto, dall’integrazione dei dati alla visualizzazione e sviluppo di soluzioni innovative tramite la Generative AI. In particolare, la sfida era utilizzare le principali fonti pubbliche di dati climatici e metereologici (come ad esempio Copernicus, NOAA, Arpa Piemonte, Méteo France), servendosi dell’intelligenza artificiale per ipotizzare l’evoluzione di variabili chiave – come temperatura, precipitazioni, vento, umidità, pressione atmosferica, copertura nevosa – e il possibile impatto futuro del cambiamento climatico sui due versanti delle Alpi.

I progetti finalisti

I team dei 5 progetti finalisti hanno sviluppato soluzioni innovative e pratiche per affrontare la task assegnata: relazioni e report dettagliati di analisi e metodo; dashboard interattive; prototipi di applicazioni software/app/video interattivi per fornire informazioni utili e predittive alle comunità locali; mappe climatiche; paper a supporto della documentazione scientifica.

Diverse le specificità interessanti emerse. In particolare, tra i progetti presentati ci sono modelli climatici studiati per le valli di Susa e Maurienne che si propongono di analizzare tendenze meteorologiche locali e prevedere condizioni future attraverso algoritmi di machine learning che consentono di delineare i possibili scenari di riscaldamento dell’arco alpino e i possibili impatti ambientali sui territori analizzati; lo sviluppo di un’interfaccia di un’app dedicata alla sostenibilità ambientale, progettata per coinvolgere attivamente i cittadini, incoraggiando l’adozione di comportamenti ecologici, fornendo aggiornamenti quotidiani, obiettivi personalizzati e approfondimenti scientifici; un progetto di previsione delle valanghe basato su modelli predittivi e tecniche di machine learning che propone al contempo possibili soluzioni pratiche per la gestione del rischio, dalla riforestazione alle barriere fisiche, fino a strumenti di sicurezza personale per gli escursionisti e gli operatori del settore.

La valutazione dei progetti è stata affidata ad un comitato scientifico presieduto dalla presidente di Adra Emanuela Girardi insieme al direttore della Divisione Ferroviaria e direttore aggiunto Francia di TELT, Lionel Gros; mentre la la giuria che ha decretato il vincitore è stata guidata dal meteorologo Andrea Giuliacci insieme alla direttrice Sviluppo sostenibile, ambiente e sicurezza e direttrice aggiunta Italia di TELT, Manuela Rocca.

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