Chiomonte
Dopo la pausa estiva lo scavo è ripreso. La fresa Gea ha superato i 5800 metri. Lo scavo procede regolarmente e in condizioni asciutte. Le velocità di avanzamento della TBM sono aumentate, dopo l’attraversamento del sistema di faglie intorno alla progressiva 5+530 che ha interessato lo scavo per una trentina di metri comportando il rallentamento della macchina a causa della messa in posa di un sostegno più pesante: centine più ravvicinate, resine per chiudere i vuoti lasciati dall’instabilità della roccia. La struttura del massiccio alpino ora favorisce lo scavo. La roccia in calotta non si presenta disarticolata. La struttura, che ha un andamento oscillatorio quasi orizzontale per la maggior parte dello scavo, in questo tratto tende ad andare verso l’alto. Nonostante avvenga con una angolazione non molto alta (massima 25/30°) lo scavo in calotta questa volta non rompe la roccia, rendendola instabile. Lo strato che sovrasta la galleria ha ormai superato i 1600m e la temperatura della parete va oltre i 42°.
Dal punto di vista contrattuale lo scavo sta interessando la parte opzionale del contratto: quella fissa arrivava a 5765 metri.
Saint-Martin-La-Porte
La preparazione della fresa Federica nella camera di montaggio, ai piedi della discenderia di Saint-Martin-La-Porte, è stata ultimata. La testa della TBM ha un diametro di 11,26 metri, che può essere esteso fino a 11,46 se necessario. È equipaggiata di 76 cutter da 19 pollici; con una velocità di rotazione di 5 giri al minuto permette un avanzamento di 100 mm/ minuto.
La TBM ha una lunghezza di 130 metri ed è equipaggiata con due perforatrici per la realizzazione di sondaggi in avanzamento, sette fontimetri per la misura delle convergenze del massiccio e di un sistema di controllo di deformazione dello scudo.
Federica ha iniziato a fine agosto la sua fase di test, con la posa del primo anello. Alle Oeillettes procede la produzione dei conci prefabbricati con un ritmo di 5 anelli al giorno. Lo scavo della discenderia complementare ha raggiunto l’80% (distanza di 1480 metri). Alla base della discenderia di La Praz, prosegue lo scavo della camera di montaggio in terreni carboniferi tipici della zona dell’houiller (meta arenarie e scisti).