La Torino-Lione e l’EuroTunnel
Il nuovo collegamento ferroviario tra Torino e Lione rappresenterà «una leva importante per tutta l’economia del sud Europa, con un impatto simile a quello prodotto dal tunnel sotto la Manica». Parola di Jacques Gounon, neopresidente di Transalpine e amministratore delegato di EuroTunnel, che il 12 dicembre ha incontrato i giornalisti a Lione.
Secondo Gounon, infatti, l’aspetto che rende la Torino-Lione particolarmente strategica è che questa costituisce l’anello di congiunzione tra l’est e l’ovest del Continente: «il corridoio Mediterraneo riunisce alcune delle aree di maggior peso dal punto di vista industriale – ha osservato – come la penisola iberica, la regione Auvergne-Rodano-Alpi, il Nord Italia e l’Europa centrale».
Le prospettive sui flussi «giustificano l’opera – ha aggiunto – che a un obiettivo economico ne associa uno ambientale. L’investimento verso le generazioni future deve contribuire a ridurre l’inquinamento che oggi pesa sulle nostre città e al tempo stesso facilitare la crescita, di cui non possiamo fare a meno».
L’AFA
Entrando in aspetti più tecnici, il presidente di Transalpine ha spiegato che l’AFA – Autostrada ferroviaria alpina deve essere sviluppata sulla “giusta distanza”: la tratta Calais – Orbassano è troppo lunga, mentre una piattaforma tra il Canale Senna-nord e Orbassano porterebbe grandi vantaggi in vista nel 2029, quando sarà completato il tunnel di base del Moncenisio. D’altra parte Gounon ha espresso due urgenze: spostare i camion rimorchi su treni adatti all’intermodalità e collegare l’autostrada ferroviaria alla zona di Lione, in particolare all’aeroporto Saint-Exupéry.
Il progetto non è ancora del tutto definito, ma le decisioni non possono tardare, così come le garanzie da parte francese sul finanziamento della sezione transfrontaliera oltre il 2017. Il presidente di Transalpine si è impegnato a intrattenere relazioni con entrambi i governi e con le istituzioni europee, per il rispetto delle tempistiche concordate a livello internazionale.