Il 30 novembre il cantiere della Torino-Lione ha accolto a Chiomonte 25 ospiti tra tour operator, agenzie di viaggi, guide turistiche e blogger per un educational che ha l’obiettivo di inserire il cantiere nei pacchetti e negli itinerari proposti dalle agenzie.
La giornata è stata organizzata da Akita Tour in collaborazione con il Comune di Chiomonte e l’associazione Imprend’Oc, mettendo in rete tutte le eccellenze e i punti d’interesse del territorio, dalla tecnologia all’arte, dalla storia all’enogastronomia.
Oltre duemila persone, dal 2014 a oggi, hanno visitato il sito della Maddalena: si tratta principalmente di addetti ai lavori, professionisti del settore edile, geologi, studenti, ma anche molti cittadini che hanno voluto vedere da vicino i lavori e Gea, la fresa che sta ultimando lo scavo del cunicolo esplorativo giunto a 6500 metri sui 7500 totali.
Richieste in crescita
Da inizio ottobre, con l’inaugurazione di Tunnel Art Work, il progetto che ha portato la street-art per la prima volta a 2.800 metri nel cuore della montagna, l’interesse verso il cantiere è cresciuto ancora, con decine di richieste arrivate all’indirizzo email info@telt.eu. Per questo è allo studio l’ampliamento delle visite anche al fine settimana oltre al giovedì, giorno tradizionalmente aperto al pubblico.
Nel gruppo di operatori turistici presenti il 30 novembre c’erano Promotur, Culturalway, Sweetaly, Global Tourist, Oneiros, Vertigo Viaggi e Bus Company, che ha già inserito il cantiere di Chiomonte in catalogo per il 2017. Hanno partecipato anche Turismo Torino e ItalymeetsJapan, sito internet dedicato all’accoglienza dei turisti dall’estremo Oriente. «È un genere che può piacere molto ai nostri ospiti – dice la responsabile Uno Sugiyama – in particolare ai professionisti e manager che vogliono capire il modello di sviluppo economico della zona. Abbiamo già una specifica richiesta, per esempio, da parte di un imprenditore specializzato nel fotovoltaico».
Tour tra arte, storia e tecnologia
Per i tour operator il viaggio era iniziato a Torino, nella sede di TELT con un’introduzione al progetto e un inquadramento generale della Torino–Lione nel contesto del Corridoio Mediterraneo e della rete TEN-T, la futura rete del trasporto transeuropeo. A fare gli onori di casa il Direttore Generale Mario Virano e il Direttore Aggiunto Maurizio Bufalini.
All’arrivo in Val Susa il gruppo è stato accolto dal sindaco Silvano Ollivier, accompagnato da due figuranti in tipico costume chiomontino nel punto che fino al 1713 rappresentava il confine del Delfinato francese con il regno dei Savoia.
Quindi la visita in cantiere, incentrata sugli aspetti tecnici dello scavo, sulla geologia e sui controlli ambientali nel sito di lavorazione. Alla distanza di 2,8 metri nel cunicolo i partecipanti hanno potuto scoprire anche le opere degli artisti italiani e francesi realizzate per Tunnel Art Work, che hanno trasformato la galleria di Chiomonte in galleria d’arte.
La giornata è proseguita a Casa Ronsil, produttore del pregiato “vino del ghiaccio” che ha le vigne confinanti con il cantiere, e nel Comune di Chiomonte, per scoprire i principali luoghi di interesse storici e culturali del paese: le sette fontane, la Pinacoteca Levis, Santa Caterina e la bellissima cappella di Sant’Andrea a Ramats, che conserva un ciclo di affreschi dipinti tra il XV e il XVI Secolo.
Le voci dei protagonisti
Il turismo industriale è in forte crescita: «L’esperienza della galleria di base del San Gottardo, in grado di attrarre con il suo cantiere più di 20 mila persone l’anno, può aprire la strada anche in Val Susa – spiega Rita La Torre, di Akita Tour, organizzatrice della giornata – dimostrando come un’opera di grande impatto ambientale possa trasformarsi in una risorsa turistica».
La visita al cantiere offre «un punto di vista diverso sul territorio, di riscoperta artistica, esplorando anche gli scavi e i lavori in galleria – dice Silvia Badriotto, blogger (Nuovi Turismi) – Il turismo archeo-industriale è una buona leva per attirare appassionati e addetti ai lavori. Un buon prodotto turistico è un mix di tanti fattori, quindi unire la parte produttiva con quella culturale ed enogastronomica può portare ad avere un pacchetto davvero completo». Una proposta che piace molto agli stranieri, conferma Donatella Ferraris, guida turistica specializzata proprio nel mercato estero: «In particolare c’è interesse da parte dei giapponesi».
D’accordo anche Eugenio Buffa di Perrero della Promotur. «È un’esperienza da proporre a un pubblico trasversale – commenta – purché curioso di capire una realtà di cui si sente parlare spesso, ma che difficilmente viene percepita in tutta la sua complessità. Riceviamo spesso richieste per visite di questo genere, ma non è semplice trovare cantieri che, come questo, si aprano al pubblico».