Un viaggio letterario lungo i binari della nuova linea ferroviaria Torino-Lione attraverso lo sguardo di autori moderni e contemporanei sui territori di confine tra Italia e Francia. È il tema dell’incontro “Torino-Lione: un viaggio in dieci libri”, organizzato da TELT il 21 maggio scorso al 30° Salone Internazionale del Libro di Torino.
Uno scrittore italiano, Ernesto Ferrero, e uno francese, Jacques Bruyas, hanno proposto al viaggiatore un’antologia di testi che offrono una mappatura suggestiva delle terre al di qua e al di là delle Alpi. La letteratura come compagna di viaggio, occasione per misurare somiglianze e peculiarità, invito a superare il confine.
Dal Po al Rodano e ritorno, dieci libri per un percorso di conoscenza e scoperta: di paesi, culture, uomini, storie di ieri e di oggi. Dieci autori ci accompagnano all’altro versante delle cose, svelando la dimensione ignota di realtà che credevamo di conoscere. La montagna e i suoi simboli, le valli in cui si sono scontrati gli eserciti ma hanno preso vita nuove culture, la pianura e le sue città, il rapporto tra natura e artificio, immagini e linguaggi, tradizione e presente. La storia degli uomini che si fa narrazione e nutre il futuro.
“Come spiega bene l’etimo latino – ha sottolineato Ernesto Ferrero – la parola ‘confine’ mette in relazione due finitudini, due fines, per comprenderle in una nuova entità, più ricca e inclusiva. Dunque suggerisce un’idea di apertura, d’incontro, dialogo, approfondimento”.
“La futura via ferroviaria Torino-Lione – ha ricordato Jacques Bruyas – è una promessa di scambi fruttuosi tra due Paesi e due Regioni prospere dell’Europa, ma è anche la rinascita delle antiche vie delle arti, della seta e delle letterature straniere, come le parole malinconiche degli autori che lasciano immaginare le aspirazioni dei loro illustri antenati letterari”.
Una grande infrastruttura di carattere internazionale non è solo una questione trasportistica limitata alle regioni che attraversa, ma ha un carattere più ampio che riguarda anche l’esperienza individuale dei viaggiatori del futuro, le società e le culture dei cittadini d’Europa che con la Torino-Lione saranno ancora più vicini gli uni agli altri.
Chi si occupa di infrastrutture è portato a pensare che i problemi siano tecnici, economici e politici, ma abbiamo anche bisogno di avere dei ‘rabdomanti’ del cuore, del sentimento e della mente. Questo possono farlo solo gli artisti ed è importante lavorare anche con loro.
Durante l’incontro due allievi della scuola del Teatro Stabile di Torino, Ilaria Matilde Vigna e Pierpaolo Preziuso, hanno letto al pubblico di futuri viaggiatori pagine di Primo Levi, Guido Gozzano, Mario Soldati, Alessandro Perissinotto e Giorgio Calcagno per l’Italia; Stendhal, Madame de Staël, Honoré d’Urfé, Jean Giono per la Francia.
Dieci libri tra Torino e Lione
- Alessandro Perissinotto, La canzone di Colombano
- Mario Soldati, La Messa dei villeggianti
- Primo Levi, Il sistema periodico
- Giorgio Calcagno, Tutte le Poesie
- Guido Gozzano, Poesie e prose
- Honorè d’Urfé, L’Astrée
- Stendhal, Chroniques italiennes
- François Cavanna, Les ritals
- Madame de Stael, Corinne ou L’Italie
- Jean Giono, Voyage en Italie