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Al congresso dell’AFTES si fa il punto su SMP4

Il 23 giugno, l’AFTES (Association Française des Tunnels et de l’Espace Souterrain) ha organizzato al castello Perrache di Lione, un seminario sui progetti di lavori in sotterraneo in fase di progettazione o in corso di realizzazione in Francia.
La giornata è stata introdotta da Yann Leblais, Presidente dell’AFTES, che ha presentato i vari interventi a circa 230 operatori.
Tra i diversi progetti di sistemazioni sotterranee urbane presentati, come la creazione della linea 3 «Aerospace espresso» di Tolosa, o le estensioni delle reti metropolitane di Lione e di Parigi, una presentazione è stata dedicata alla realizzazione della linea Torino-Lione, con particolare riferimento all’area geologica delicata incontrata a Saint-Martin-La-Porte all’inizio dell’anno.
Jacques Triclot, responsabile per Egis della direzione lavori, si è soffermato sui mezzi tecnici adottati per superare l’area, di una lunghezza di circa 15 metri, e sulle caratteristiche del materiale e dei metodi di perforazione concordati per evitare il blocco dei lavori. In totale sono 30 le tonnellate di resina che sono state iniettate per rafforzare il terreno friabile, costituito da carbone e acqua, e permettere così alla fresa di continuare il suo percorso. La zona, ora superata, è stata consolidata con delle centine che sostengono i conci.
Questa operazione, prevista fin dalla fase di progettazione della galleria, è resa possibile grazie ad uno spazio di 15 cm lasciato volutamente tra i conci e il muro del tunnel. La centina può pertanto essere aggiunta se ciò risulta necessario. Una qualità di conci molto più resistente è stata utilizzata anche per il rivestimento di questa sezione delicata. In particolare, per il rivestimento della galleria geognostica di Saint-Martin-La-Porte, sono disponibili 3 tipologie di conci, in funzione della geologia e della stabilità dei terreni attraversati.
La fresa Federica prosegue il suo scavo ad un ritmo normale da metà aprile per completare i 9 km di tunnel geognostico fino al piede della discenderia di La Praz.

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