In seguito all’intenzione annunciata dal governo francese di voler mettere in “pausa” il finanziamento di grandi progetti infrastrutturali, tra cui la Torino-Lione, undici rappresentanti della Savoia e dell’Alta Savoia hanno inviato una lettera alla Ministra dei Trasporti Elisabeth Borne, ricordando l’importanza dell’opera.
Nella lettera i firmatari hanno voluto sottolineare la sfida ambientale e di tutela della salute pubblica rappresentata dalla linea ferroviaria in un contesto di aumento del traffico stradale e dell’inquinamento nelle vallate alpine. Inoltre, le opportunità di crescita e di occupazione assicurate dai cantieri permettono di garantire la competitività delle imprese del territorio, consegnando un’infrastruttura che assicurerà gli scambi tra la Francia, l’Italia e in modo più generale tutta l’Europa.
«Le Alpi sono un patrimonio naturale senza pari — hanno sottolineato gli eletti— che contribuisce alla ricchezza economica nazionale. Nello stesso tempo, però, la montagna determina un’altrettanto importante esigenza di tutela ambientale. I problemi di inquinamento delle valli e degli abitati alpini, in forte incremento negli ultimi anni, richiedono soluzioni urgenti, efficaci e sostenibili, in favore del trasferimento modale delle merci verso la ferrovia».
11 “grands élus” des Pays de Savoie demandent au @gouvernementFR de revenir sur l’idée d’une “pause” sur #LyonTurin https://t.co/zovCPl7CQO
— FNAUT (@FNAUT_fr) 4 settembre 2017
I firmatari
La lettera è stata firmata dal parlamentare della Savoia Emilie Bonnivard, dal Vicepresidente del Dipartimento della Savoia Michel Bouvard, dal Sindaco di Chambéry Michel Dantin, dal Presidente di Chambéry Métropole Dullin Misura, dal Presidente dell’Unione Pays de Maurienne Yves Durbet, dal Sindaco di Chamonix Eric Fournier, dal Presidente del Consiglio dipartimentale della Savoia Hervé Gaymard, dal Deputato della Savoia Patrick Mignola, dal Presidente del Dipartimento Alta Savoia Christian Monteil, dal Sindaco di Annecy Jean-Luc Rigault, e dal Senatore della Savoia Jean-Pierre Vial.
Intanto un primo chiarimento era arrivato dal vertice tra il ministro Borne e il suo omologo francese, Graziano Delrio, che si è svolto a Roma il 28 luglio.