A Saint Martin La Porte la fresa Federica sta progressivamente superando la zona geologica costituita da carbone e acqua, già rilevata nei sondaggi, e che aveva richiesto un periodo di approfondimento da parte dei tecnici che hanno studiato il modo migliore per procedere. Dopo aver realizzato dei rinforzi delle parti già scavate gli ingegneri hanno iniettato circa 30 tonnellate di resina per consolidare la roccia sul fronte di scavo e la fresa ha ripreso ad avanzare. Una volta superata la zona geologica poco consistente lo scavo proseguirà nella modalità normale.
A Saint Martin La Porte TELT sta realizzando un Cunicolo Esplorativo scavato in asse e con le stesse geometrie della canna sud del futuro tunnel di base. Si tratta di un cunicolo di circa 9 km dal piede della discenderia di Saint Martin La Porte fino al piede della discenderia di La Praz. L’obiettivo è di migliorare la conoscenza geologica, idrogeologica, geomeccanica e geotecnica del settore di montagna attraversato.
In particolare lo scavo consentirà di acquisire l’esperienza necessaria per convalidare l’affidabilità dell’esecuzione del tunnel di base, con l’ausilio di una fresa nell’Houiller; determinare le caratteristiche e gli adattamenti da prevedersi sulla fresa; verificare la sezione di scavo, la geometria e le caratteristiche meccaniche dei conci; verificare le ipotesi sulla geologia, idrogeologia e geotecnica.
L’andamento dello scavo
Federica, costruita in una fabbrica in Borgogna, è arrivata al cantiere in Savoia in estate per scavare il tunnel esplorativo. Dopo che sono stati completati i lavori preparatori è partito lo scavo meccanizzato, ma dopo circa 300 metri si è verificato uno stop: la fresa non riusciva più ad avanzare perché bloccata da un’area dalla consistenza fangosa che impastava la testa della talpa e ne bloccava la rotazione e la spinta.
Come previsto dal contratto si è attivato il comitato degli esperti Tunnel che, in collaborazione con Direzioni lavori e TELT, ha iniziato a studiare il problema e individuato le soluzioni per superare il fermo, rispettando i termini di sicurezza sia per le maestranze che per lo scavo.
I primi interventi hanno riguardato il rinforzo delle parti già scavate. Gli ultimi dieci conci montati sono stati rinforzati con delle centine e si è chiuso l’anello montando il concio di base. Si è anche eseguita una campagna di sondaggi che ha consentito di accertare l’esatta natura del materiale incontrato durante lo scavo. Sono poi state iniettate le residente che hanno consolidato il fronte di scavo e ora si sta procedendo con i lavori per superare l’area più delicata della montagna.
L’incidente
In galleria, la mattina del 6 aprile, si è verificato un incidente in cui un caposquadra è stato ferito da un mezzo in movimento. Il giorno stesso il direttore generale Mario Virano, insieme a una delegazione di TELT, ha fatto visita al tecnico all’ospedale di Grenoble: l’uomo ha riportato una ferita al bacino e i medici hanno assicurato che si rimetterà totalmente. Il dg ha poi fatto il punto della situazione al cantiere con il direttore dei lavori di Spie Batignolles, Florent Martin, e una rappresentanza dei tecnici di SMP4. Si è concordato di studiare un meccanismo di allerta da installare direttamente sui dispositivi in dotazione ai lavoratori per aprire una nuova strada nei sistemi di sicurezza dei cantieri.