L’assemblea annuale del Comité pour la Transalpine, il 28 settembre, si è svolta in un clima di soddisfazione dopo l’impegno ribadito dal governo francese in favore della Torino-Lione. Il giorno successivo al vertice franco-italiano il comitato si è dato appuntamento alla Camera di Commercio della Regione Auvergne Rhône-Alpes, a Lione. Ospiti d’onore, i vertici della Conferenza intergovernativa, Louis Besson e Paolo Foietta, e l’ex primo ministro francese Jean-Pierre Raffarin.
Ad aprire la riunione è stato Hubert du Mesnil, Presidente di TELT, che ha fatto il punto sui lavori e sull’iter del progetto definitivo della sezione transnazionale:
La società sta mettendo a punto l’organizzazione e lo svolgimento degli 81 bandi di gara, per 5,5 miliardi di euro di lavori, da lanciare entro il 2019. Per questo è essenziale avere un planning finanziario preciso da parte degli azionisti, ovvero i due Stati e l’Unione europea.
Ha aggiunto il Presidente di Transalpine, Jacques Gounon:
La decisione del Presidente Macron rilancia il dossier della Torino-Lione e per questo è estremamente positiva. Adesso bisognerà continuare a lavorare sul finanziamento. Al trasferimento modale servono incentivi, per esempio attraverso una tassazione intelligente del trasporto su strada.
Jean-Pierre Raffarin, grande esperto di relazioni commerciali tra la Francia e la Cina, ha messo in guardia da una pausa del progetto per ragioni economiche:
Sono convinto che un atteggiamento troppo prudente nei confronti della nuova via della seta ci escluderebbe da un’iniziativa che avrà risultati significativi e darà soddisfazione ai partner.
Infine Gunter Ettl, consigliere del Coordinatore europeo del Corridoio Mediterraneo, è tornato sul tema delle risorse:
Il cofinanziamento dell’Ue è stabilito fino al 2019 – ha concluso – ma il sostegno comunitario non si fermerà a quella scadenza. Proseguirà fino a che l’infrastruttura non sarà completamente finanziata e costruita.