Il cunicolo esplorativo di Chiomonte si conferma luogo di ricerca e sperimentazione, anche in tema di sicurezza sul lavoro. Se ne parla sull’American Journal of Applied Sciences (Ajas), che il 1° giugno ha pubblicato un articolo di Achille Sorlini, responsabile Sicurezza sul Lavoro di TELT, Davide Labagnara e Mario Patrucco del Dipartimento Ambiente Territorio Infrastrutture del Politecnico di Torino.
Nell’ambito della convenzione sottoscritta con il Politecnico nel 2013, Telt ha condotto ricerche da cui sono emerse indicazioni utili per la gestione delle lavorazioni in galleria con la possibile presenza di rocce contenenti amianto. Nonostante infatti nel cunicolo della Maddalena non ci sia mai stato riscontro di asbesto, il cantiere offre un ambiente ideale per testare alcuni dispositivi di misurazione e di protezione individuale che potranno essere adottati nella costruzione del futuro tunnel di base.
Partirà da Chiomonte la sperimentazione in galleria dei dispositivi di monitoraggio di ultima generazione, che permettono di segnalare la presenza di fibre in modo quasi istantaneo. Questa tecnologia, innovativa proprio per la tempestività di misurazione, non è mai stata adottata in condizioni di lavoro simili e tantomeno installata a bordo di una fresa come quella impiegata per il tunnel del Moncenisio.
Si procede anche sul piano della protezione individuale: nei mesi di marzo e aprile, infatti, sono stati avviati in galleria alcuni test preliminari con le turbomaschere, dispositivi speciali che consentono ai lavoratori di respirare aria filtrata senza possibilità di contaminazione dall’ambiente di lavoro. I dati raccolti saranno analizzati dal Politecnico e presentati nei prossimi mesi.
Consegnata la quinta fresa della Torino-Lione
Insieme alla sua gemella attraverserà la frontiera tra Francia e Italia.