Come sarà la mobilità multimodale transfrontaliera del 2033? È la domanda a cui prova a rispondere lo studio che stanno svolgendo la Conferenza delle Alte Valli Alpine (CHAV) e TELT, il promotore pubblico binazionale della Torino-Lione. Le prime riflessioni sono state presentate oggi nel corso dell’insediamento del Comitato di Pilotaggio a cui partecipano le regioni Piemonte, Auvergne Rhône Alpes e Provence-Alpes-Côte d’Azur, i Comuni e le unioni di Comuni di Italia e Francia.
Realizzata con il supporto tecnico del raggruppamento binazionale Setec (mandataria), Pwc Italia e Inddigo, l’indagine è il frutto di un percorso partecipativo con gli stakeholder del territorio; si tratta di una tappa del percorso che porterà a un documento finale volto a progettare gli scenari per la mobilità multimodale sia a breve termine, sia dopo l’apertura del tunnel di base della Torino-Lione.
Lo scopo è raccogliere le esigenze di mobilità dei territori e la progettualità per migliorarla. Con diversi obiettivi:
- formulare una nuova offerta di servizi integrati, funzionali alla mobilità quotidiana per i residenti delle valli;
- soddisfare le esigenze di spostamento a vocazione turistica, integrando i servizi ferroviari a media-lunga percorrenza con l’offerta di trasporto locale;
- a lungo termine, ipotizzare degli scenari di offerta per la valorizzazione della linea ferroviaria esistente.
Il neo-Presidente della Comunità Alte Valli, Sindaco di Montgenèvre da marzo 2001, Guy Hermitte, ha ricordato l’importanza di questo studio:
Per superare i confini nazionali e per arrivare a un futuro condiviso; questo ci obbliga a garantire la promozione di una montagna transfrontaliera emblematica, prospera e indispensabile per la popolazione residente e per i turisti, sia in inverno che in estate.
La Direttrice Generale Aggiunta Italia con delega all’Ambiente, alla Sicurezza e alla Sostenibilità di TELT, Manuela Rocca, ha commentato:
Il Comitato di oggi è stata l’occasione di mettere a fattor comune i risultati di un percorso partecipativo. TELT come soggetto binazionale non può che sostenere, nel rispetto dei ruoli, gli scenari di sviluppo per valorizzare, ancor prima dell’arrivo della nuova linea ferroviaria europea nel 2033, i legami e i valori di una mobilità equa e sostenibile sul territorio.
L’iniziativa ha visto una serie di riunioni tecniche, workshop territoriali e transfrontalieri, accompagnati da uno studio trasportistico di diagnostica della mobilità e di benchmarking rispetto alle best practice europee.
Le prossime tappe prevedono lo sviluppo degli scenari sotto forma di piani d’azione operativi, comprese azioni di supporto (nodi di scambio, intermodalità), la fasizzazione e la bozza di programmazione per ogni azione (procedure, studi, lavori) con identificazione dei committenti e alcune proposte in materia di governance globale per la fase preliminare e poi per la fase di gestione.
Appuntamento al prossimo COPIL in estate per validare il piano d’azione.