La Giunta regionale del Piemonte ritiene la Torino-Lione «un’opera decisiva, senza la quale il Piemonte rischia di essere messo ai margini di qualsiasi disegno di crescita logistica e di sviluppo». Così si è espresso il Presidente Sergio Chiamparino, che il 18 giugno ha incontrato i parlamentari piemontesi a Torino per fare il punto sulle infrastrutture della regione.
«A rischiare molto – ha aggiunto – è anche il resto del Nord-Ovest, perché una piattaforma logistica alimentata solo sull’asse Nord-Sud rischia di essere monca. Fermare la Tav è un’idea sciagurata non solo per il Piemonte, ma per l’intero Paese».
Nel corso della seduta del Consiglio regionale, il 5 giugno – erano stati approvati due ordini del giorno, uno di maggioranza, “Garantire la realizzazione dell’infrastruttura ferroviaria Torino-Lione”, l’altro del centrodestra “Tav, indietro non si può tornare”; respinto dall’aula il documento del M5S.
I documenti approvati a Palazzo Lascaris sono stati inoltrati al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, insieme con una lettera in cui si sottolinea anche “l’importanza strategica per il territorio piemontese della revisione e del completamento dell’attuale rete autostradale”.