Giovedì 28 aprile a Saint-Martin-la-Porte è terminato lo scavo dei primi 10,5 km del tunnel di base: intorno alle 11:00 gli operai hanno abbattuto l’ultima parete di roccia che congiunge i 9 km, scavati dalla fresa Federica, con il chilometro e mezzo realizzato con metodo tradizionale in uno dei punti più delicati della montagna tra Francia e Italia per la presenza di una lunga faglia carbonifera.
Si tratta del secondo cantiere dei lavori definitivi dell’opera che si conclude nel rispetto dei tempi e dei costi, dopo quello per la realizzazione del portale d’ingresso a Saint-Julien-Montdenis terminato nell’autunno 2021. Parallelamente sono iniziati i lavori, assegnati nel luglio dell’anno scorso, per completare il tratto francese del tunnel in cui passeranno i treni.
Mission-S
Questo momento di passaggio coincide con la Giornata Mondiale della Sicurezza sul lavoro, che TELT ha scelto per presentare Mission-S, il programma che insieme alle imprese attive sui cantieri rafforza il presidio della sicurezza dei lavoratori della sezione transfrontaliera.
Nei prossimi anni i cantieri vedranno al lavoro oltre 4.000 persone ed è fondamentale impostare ora una rigorosa strategia della sicurezza che coinvolga tutti i livelli della catena produttiva. L’assunto di partenza è che la sicurezza può essere garantita al massimo solo se diventa una responsabilità condivisa, una dimensione in cui ognuno deve fare la propria parte per il bene di tutti.
La soglia è alta: ridurre al minimo gli infortuni sul lavoro e azzerare gli incidenti gravi/mortali e per raggiungere questa meta il promotore pubblico mette in campo, insieme alle imprese, tutti gli strumenti più all’avanguardia disponibili in termini di formazione, metodologie e tecnologie attingendo alle migliori esperienze del mondo in ogni settore.
Il programma è stato presentato davanti a una platea di oltre cento persone dal direttore generale di TELT, Mario Virano, seguito dalla presentazione del bilancio del cantiere appena terminato da parte del raggruppamento guidato da Spie Batignolles (insieme a Eiffage Génie Civil, Ghella SpA, CMC di Ravenna, Cogeis SpA). Le imprese attive in Italia e Francia hanno poi raccontato le innovazioni messe in campo per la sicurezza in galleria nei cantieri dell’opera: il raggruppamento guidato da Webuild-CSC Costruzioni (insieme a Vinci Constructions France TP, CSC Entreprise de Constructions, Dodin Campenon Bernard) che realizza le nicchie nella galleria della Maddalena di Chiomonte, il raggruppamento LYTO (VINCI Construction Grands Projets (mandataria), Dodin Campenon Bernard, VINCI Construction France, Webuild e Bergteamet) attivo nella realizzazione dei pozzi di ventilazione del tunnel ad Avrieux e nel tratto del tunnel di tunnel di base da scavare tra Saint-Martin-la-Porte e Modane, e il raggruppamento guidato da Implenia (Implenia Suisse (mandataria) / Implenia France / NGE / Itinera / Rizzani de Eccher) impegnato nel cantiere per il tratto di tunnel di base tra il portale di ingresso a Saint-Julien-Montdenis e Saint-Martin-la-Porte.
Sono intervenuti anche i responsabili di Carsat e dell’Unità di Sicurezza sul lavoro dell’ILO.