Confetra: settori Trasporti in crescita. I semestre per traffico e fatturato, cargo aereo e container superano volumi pre-crisi
Nei trasporti crescono tutti i settori sia in termini di traffico che di fatturato, anche se l’andamento decennale delle varie modalità mostra come i volumi pre-crisi siano nel complesso ancora lontani. Lo rileva la nota congiunturale del I semestre 2015, elaborata dal Centro Studi Confetra (Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica) che ha intervistato un panel di imprese tra le più rappresentative dei vari settori, confermando i dati positivi già registrati nel secondo semestre del 2014. Solo il cargo aereo con le ottime performance in peso (+5,1%), in numero di spedizioni (+2,5%) ed in fatturato (+3,4%) ed il traffico container di destinazione (+8,8%) con aumento del numero di spedizioni (+2,1%) e del fatturato (+3%) hanno ormai raggiunto e superato i valori del 2007. L’indagine del Centro Studi Confetra conferma quanto era già emerso dalle precedenti rilevazioni: tira la domanda intercontinentale non solo in export, ma ormai anche in import; riprende con energia il traffico nazionale su strada (+4,0%) e quello ferroviario (+2,6%), mentre crescono solo moderatamente il tra-sporto e le spedizioni continentali su strada (rispettivamente + 1,3% e +1,7%).
La lettura dei dati mostra come, nonostante un rallentamento del tasso di crescita dei Paesi emergenti e degli Usa, siano ancora questi a trainare la ripresa. D’altro canto il miglioramento degli indici di fiducia delle imprese (solo il 2% è ancora pessimista) e delle famiglie spinge la ripresa della domanda interna e del traffico domestico. Continua l’exploit del mercato dei courier, in crescita dell’8,5% in quantità e del 7,5% in fatturato. Degno di nota è il sostanziale equilibrio tra aumento del traffico e aumento del fatturato che sembra finalmente chiudere il periodo di erosione dei margini dolorosamente subito da tutte le imprese del settore. Il mutato scenario finanziario è confermato dalla riduzione sia dei tempi di incasso (81 giorni contro gli 86 della rilevazione precedente), che delle insolvenze rispetto al fatturato (1% contro il 2,1%), nonché dalla riduzione delle sofferenze bancarie del settore rilevata dalla Banca d’Italia, dopo una ininterrotta serie di aumenti durata 10 semestri.