Si avvicina l’apertura della galleria di sicurezza del Traforo autostradale del Frejus. Tra le infrastrutture definite “prioritarie” dal Cipe nella riunione del primo maggio scorso infatti c’è anche il tunnel che collega Bardonecchia e Modane. Il Comitato interministeriale per la programmazione economica ha approvato una variante al progetto definitivo per permettere l’apertura al traffico della canna di sicurezza e migliorare la prevenzione dei rischi.
La variante comporta un aumento della spesa di competenza italiana di quasi 72 milioni di euro, portando il costo complessivo dell’opera a 276,6 milioni. La differenza verrà coperta con un aumento tariffario annuo dello 0,95%, da applicare a tutti i veicoli, dal 2016 al 2020, come stabilito dalla Commissione Intergovernativa italo francese.
L’opera è attesa fin dal 2003, anno di approvazione da parte dei governi di Italia e Francia del primo progetto preliminare predisposto dalle concessionarie Sitaf e Sftrf. Negli anni il progetto è stato sottoposto a modifiche sostanziali, per effetto delle nuove Direttive comunitarie ma anche per l’esperienza ricavata dagli incendi nei grandi trafori stradali alpini, tra cui quelli al Frejus nel 2005 e nel 2010. L’esito di questo iter è un’opera a due canne monodirezionali, con una corsia per ogni senso di marcia, che secondo Sitaf consentirà una separazione dei flussi di traffico senza incrementare i passaggi di mezzi per garantire un maggiore livello di sicurezza.
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