Rush finale per la conclusione delle gare che affideranno i lavori per l’intero tunnel di base della Torino-Lione. E mentre le commissioni sono al lavoro per decretare i raggruppamenti vincitori dei lotti tra Italia e Francia (opere per circa 3 miliardi) tra le oltre 100 realtà che si sono presentate da tutto il mondo, i lavori in corso fanno registrare numeri importanti. Dopo aver coinvolto 350 Pmi nella progettazione, oggi, al lavoro sui cantieri della grande opera transfrontaliera ci sono circa 150 soggetti: 65 imprese direttamente ingaggiate per gli aspetti costruttivi e una novantina di soggetti professionali coinvolti nei vari ambiti, dai monitoraggi agli studi. E sono circa 600 le imprese in lista bianca, qualificate per diventare fornitori del promotore pubblico secondo la procedura stabilita con le prefetture tra Italia e Francia.
Numeri che cresceranno con l’affidamento dei prossimi lavori, svolta fondamentale nella storia dell’opera. Grande attenzione si registra da parte delle associazioni di settore che hanno mobilitato sia in Italia, sia in Francia, i propri associati con iniziative di informazione sui bandi di gara TELT, le procedure previste, il diritto applicabile costituendo uno “zoccolo duro” di imprese interessate a tutti i livelli. Il tutto per arrivare preparati a tutte le prossime evenienze.
Quanto agli aspetti finanziari dell’opera, in calendario nei prossimi mesi un passaggio importante: l’avvio del negoziato con l’Ue. «I due governi, insieme a TELT – ha spiegato Mario Virano in un’intervista al Sole 24 Ore – dovranno presentarsi compatti e con il cronoprogramma rispettato per ottenere che la Ue incrementi il proprio impegno come annunciato nei mesi scorsi». Con il nuovo Grant Agreement che scaturirà dal confronto che prenderà il via all’inizio del prossimo anno le cose dovrebbero cambiare in modo sostanziale. In meglio: «Sul tavolo ci sarà la doppia promessa spesa nei mesi scorsi dalla Ue: portare il finanziamento al 50% sia per la tratta internazionale sia per i due percorsi nazionali che a oggi non beneficiano di contributi comunitari (il provvedimento riguarderà anche altre opere inserite nella rete europea di trasporti Ten-T). Inoltre – ricorda il Dg di Telt – Bruxelles ha già annunciato di voler assegnare un ulteriore 5% di contributo per la gestione realmente binazionale della tratta internazionale, per la quale i finanziamenti saliranno così al 55%».
L’incremento annunciato, porterebbe a oltre 3 miliardi il contributo per il periodo 2021-2027. «In pratica potremmo dire che se tutto andrà come deve e le promesse verranno mantenute, la Torino-Lione ha le risorse necessarie di qui alla fine dei lavori» dice Virano.