Autori: E. Hugot, J. Burdin, L. Brino, P. Schriqui, M.E. Parisi
Il tunnel di base del Moncenisio, lungo 57,5 km, collegherà Saint-Jean-de-Maurienne in Francia a Bussoleno in Italia, con circa 45 km scavati sul lato francese producendo quasi 27 milioni di tonnellate di materiale.
I lavori esplorativi già realizzati hanno dimostrato la presenza di solfati all’interno dei materiali di scavo, il che, secondo i relativi standard, non poteva consentire la produzione di aggregati di calcestruzzo.
Nell’ambito del proprio programma di ricerca e sviluppo, TELT ha avviato dei test incentrati sullo sviluppo di calcestruzzi prodotti con aggregati solfati utilizzando cementi specifici. I risultati sono stati molto incoraggianti.
Tuttavia, tenendo conto degli avanzamenti di scavo e del poco spazio disponibile presso il cantiere di Villarodin-Bourget/ Modane, l’implementazione dell’analisi chimica dei materiali di scavo è essenziale e deve essere realizzata con la massima precisione e nel rispetto delle tempistiche, in particolare per il contenuto di SO3.. L’unico modo affidabile per attuare l’analisi è creare un sistema di caratterizzazione chimica direttamente sul nastro trasportatore, ad esempio un dispositivo del tipo Prompt Gamma Neutron Activation Analysis (PGNAA). Il “Commissariat français à l’énergie atomique”(CEA) ha realizzato dei test per certificare l’uso di questo tipo di sistema.
Questo articolo presenta tutte le informazioni riguardanti il cantiere di Villarodin-Bourget/Modane, la qualità e la quantità dei materiali di scavo dedicati, la necessità di aggregati e i dettagli di tutte le prove effettuate.