Sia in Francia sia in Italia, prima dell’apertura di un cantiere viene misurata scrupolosamente la qualità delle diverse componenti dell’ambiente (aria, acqua, ambiente acustico, ambiente naturale…) nei dintorni dei futuri siti di lavorazione. L’insieme delle misurazioni rappresentative della qualità di una componente ambientale è chiamato “stato iniziale” (o ante operam) e costituisce il riferimento rispetto al quale vengono valutati gli eventuali impatti dei lavori.
I cantieri preparatori per la realizzazione, in Francia, del pozzo di ventilazione di Avrieux e della trincea coperta dell’imbocco del tunnel di base a Villar-Clément verranno avviati tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018.
In vista dell’inizio dei lavori TELT ha organizzato le campagne di monitoraggio e gli inventari necessari alla definizione dell’ante operam.
In particolare:
- nei mesi di febbraio-marzo e maggio-giugno 2016 è stata realizzata una campagna di misurazioni acustiche e di qualità dell’aria. Per queste due componenti i cantieri TELT sono sottoposti alla regolamentazione ICPE (Istallazioni Classificate Protezione Ambiente). I risultati sono stati consegnati alle direzioni lavori per la presa in conto nel dimensionamento delle misure di mitigazione;
- a settembre è iniziato il monitoraggio dell’ambiente idrico, in base ai protocolli del decreto prefettizio “Legge sull’acqua” ottenuto nel 2011. Riguardano le acque sotterranee e superficiali e prendono in considerazione diversi parametri per la durata di un anno;
- sono stati realizzati inventari su flora, fauna e habitat in una superficie di 180 ettari nel biennio 2013-2014, nell’ambito della preparazione del dossier di richiesta di deroga ai divieti sulle specie protette (CNPN); è in corso un monitoraggio ecologico per seguire l’evoluzione dell’ambiente naturale prima dell’avvio dei lavori.
Per una migliore gestione e archivio dei dati, TELT ha deciso recentemente di estendere il portale creato per il monitoraggio della Maddalena a tutti i cantieri italiani e francesi, anche se gli organismi di controllo in Francia non hanno manifestato l’esigenza di avere accesso diretto ai dati di monitoraggio ambientale.