Sold out per le Giornate Porte aperte al cantiere CO5a della Torino-Lione. Circa 800 persone hanno visitato questo week end il cantiere sotterraneo di Villarodin-Bourget/Modane, a qualche chilometro dal confine italiano, dove è in costruzione una parte del tunnel di base del Moncenisio. È la prima volta che questo cantiere, al centro della nuova linea ferroviaria Torino-Lione, apre le porte al grande pubblico. Tra i visitatori erano presenti quasi lo stesso numero di francesi e italiani.
Famiglie, studenti e appassionati, accompagnati dai professionisti di TELT e delle imprese partners, hanno potuto scoprire le caratteristiche tecniche e le sfide dell’opera e sono poi scesi nel cuore della montagna per vedere dal vivo i luoghi in cui si scava una parte del tunnel ferroviario più lungo del mondo.
L’esperienza sulla piattaforma del cantiere
All’arrivo sul piazzale un percorso informativo ha accompagnato i visitatori nella conoscenza dell’opera e del cantiere attraverso video e pannelli esplicativi presentati dai professionisti di TELT. Il tour esplorava i vari aspetti del progetto, tra cui il ruolo di TELT e dei territori, la sicurezza, la geologia attraverso cui passa il tunnel, la gestione delle risorse idriche e il trattamento dei materiali di scavo. Dei visori per la realtà virtuale hanno permesso di provare l’esperienza immersiva dello scavo e di sorvolare i dieci cantieri del tunnel di base in corso tra Francia e Italia. In esposizione anche i modelli di due TBM e un modello 3D del tunnel di base. Sul piazzale esterno erano esposte una serie di impressionati macchine di cantiere, spiegate dalle imprese.
Alla scoperta della galleria
I visitatori hanno poi percorso su minibus la discenderia, una galleria di 4 km con una pendenza fino al 12%, che scende fino a raggiungere il cuore della montagna al livello in cui sono in corso i lavori delle gallerie in cui passeranno i treni. Un punto che si trova esattamente a metà tra le due future stazioni internazionali della linea a Saint-Jean-de-Maurienne e Susa. In questo dedalo di tunnel e caverne tecniche i professionisti dei lavori hanno spiegato i diversi metodi di scavo utilizzati e illustrato la gestione della logistica del cantiere, tra mezzi, operai e materiali di scavo. Una fermata nelle caverne dove saranno montate la frese, larghe 22 metri e alte 20 metri, ha consentito di spiegare la differente potenza di scavo di questi giganti del sotterraneo in grado di procedere a una media di 15-20 metri al giorno, a fronte dei 4 metri di avanzamento del metodo tradizionale (con il martellone pneumatico o l’esplosivo).