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Antimafia meeting
Antimafia meeting

Antimafia

La nuova linea ferroviaria Torino-Lione sarà il primo caso in Europa di applicazione della normativa antimafia a livello transnazionale indipendentemente dalla nazionalità dei cantieri. È quanto definito nel regolamento dei contratti approvato dalla Conferenza intergovernativa, presieduta da Louis Besson con la copresidenza di Paolo Foietta, che si è riunita lo scorso 7 giugno nella sede torinese di TELT (Tunnel Euralpin Lyon Turin).
Erano presenti oltre ai delegati della Prefettura di Torino, Enrico Ricci e Maurizio Gatto, i rappresentanti dei ministeri (Trasporti, Finanze, Ambiente, Interni, Esteri), il presidente, il direttore generale e il direttore giuridico di TELT, Hubert du Mesnil, Mario Virano e Marie-Pierre Cordier, e gli esperti nominati dai due governi nell’apposito gruppo di lavoro: per l’Italia il prefetto Bruno Frattasi, capo ufficio legislativo del ministero dell’Interno, Stefano Soliman, capo dell’ufficio legislativo del ministero degli Esteri, Pasquale D’Avino, ministro plenipotenziario; per la Francia Etienne Quencez, consigliere di Stato francese e presidente della Cour Admnistrative d’Appel di Douai, Pascale Leglise del ministero dell’Interno, Bertrand Buchwalter del ministero degli Affari esteri, Jean-Luc Blachon per il ministero della Giustizia e Vincent Chip per quello delle Finanze.

Regolamento

Con questo Regolamento si attua quanto concordato dai governi di Italia e Francia nel Protocollo Addizionale per l’avvio dei cantieri del tunnel di base del Moncenisio. Nell’accordo, sottoscritto nel summit di Venezia dello scorso 8 marzo, si erano indicati i principi generali, affidando alla Cig il compito di scriverne l’articolato entro 90 giorni (che scadevano l’8 giugno). Sono così rispettati tutti gli obblighi previsti dagli accordi internazionali e pertanto i due governi possono ora avviare l’iter della ratifica parlamentare, in Italia e in Francia, che deve essere conclusa entro il 2016.
Il nuovo regolamento contiene il dettaglio delle modalità di applicazione, anche Oltralpe, delle norme antimafia vigenti in Italia integrate con il diritto francese.
A svolgere gli accertamenti antimafia per gli appalti ai cantieri italiani e francesi dell’opera sarà una struttura binazionale costituita dal prefetto di Torino e dal suo omologo francese.
I due prefetti lavoreranno insieme, condividendo le informazioni e con il supporto delle rispettive forze di polizia che potranno svolgere controlli e sopralluoghi congiunti nelle aree di cantiere. Le verifiche, come già avviene nei cantieri italiani dell’opera, saranno svolte non solo sulle aziende appaltatrici, ma su tutta la filiera dei subappalti.
Ai controlli contro le infiltrazioni mafiose saranno sottoposte anche le aziende di Paesi terzi. In questo caso, secondo il regolamento, la competenza spetterà alla prefettura del Paese in cui hanno inizio i lavori o in cui l’azienda ne svolge la maggior parte.

Obblighi

Le ditte devono inoltre rispettare specifici obblighi comportamentali, descritti nei bandi di gara, la cui inosservanza determina l’applicazione, da parte del Promotore pubblico TELT, di specifiche penalità i cui proventi vengono reinvestiti in iniziative a tutela della sicurezza dei cantieri.
Le aziende che risultano avere tutte le carte in regola vengono quindi inserite in una “Lista bianca” transnazionale relativa alla Torino-Lione, una sorta di anagrafe degli esecutori che possono lavorare nei cantieri. L’iscrizione ha una validità di 12 mesi, rinnovabile a fronte di nuove verifiche.
Questo impianto non riguarderà solo i nuovi lavori. Anche tutti gli appalti in corso sul versante francese dovranno aderire a questi nuovi criteri, mentre in Italia sono già applicate le procedure antimafia previste dal diritto italiano.
Inoltre TELT e tutte le aziende che lavorano e lavoreranno in Italia e in Francia per la nuova linea dovranno rispettare i dieci punti del Global Compact delle Nazioni Unite, a cui TELT aderisce dal novembre 2015.

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