Mentre si sta completando la pulizia della prima porzione dell’area di Salbertrand dove da decenni sono abbandonati materiali di varia natura, TELT ha pubblicato il bando di gara per procedere allo sgombero e alle analisi anche su un’altra parte dell’area.
I primi due anni di lavoro a Salbertrand
Il promotore pubblico della Torino-Lione da febbraio 2020 è attivo per dare soluzione alla problematica ambientale e ripulire l’area che durante gli anni di cantiere per il tunnel di base ospiterà il sito per la lavorazione della roccia estratta a Chiomonte, ovvero la fabbrica per realizzare gli anelli di calcestruzzo che rivestiranno la galleria ferroviaria.
Nel corso dell’estate di quest’anno sono partite le operazioni per ripulire una porzione di circa 40.000 metri quadrati di terreno sulla quale erano presenti oltre 26.000 metri cubi di materiali (per lo più terre e rocce da scavo e materiali da demolizione) che sono stati rimossi in sicurezza e ora sono in corso le analisi sul suolo.
Lo stesso percorso è stato attivato per un’altra porzione del sito: circa 30.000 metri quadrati su cui sono presenti circa 80.000 metri cubi di materiali, tra cui traversine ferroviarie e materiali di edilizia. Il bando, del valore di oltre 34 milioni di euro, prevede la caratterizzazione e la rimozione in sicurezza dei rifiuti abbandonati e l’eventuale successiva bonifica del sito. I termini per la presentazione delle candidature scadono il 4 aprile.
TELT agisce in base alla prescrizione n. 9 del Ministero dell’Ambiente riportata nella delibera Cipe n. 39 del 26 aprile 2018 che, in mancanza della pulizia da parte dei proprietari delle aree di deposito di Salbertrand “in tempi coerenti con il programma dei lavori dell’opera”, autorizza il promotore pubblico “ad eseguire in danno dei responsabili (non essendo i relativi costi a carico dell’opera ferroviaria) le necessarie attività di rimozione dei rifiuti, di caratterizzazione ed eventuale bonifica del sito”.
I controlli ambientali
Per la particolare situazione di Salbertrand è stato elaborato un progetto unitario specifico che prevede un monitoraggio ambientale “rafforzato” per le matrici “acque sotterranee” e “terreno” parallelo al piano di rimozione dei rifiuti che include anche delle analisi specifiche sui terreni dove poggiano i cumuli.